Letto Nathalie di Vico Magistretti per Flou – Elisa Macchi Architetto
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Letto Nathalie di Vico Magistretti per Flou

Oggi vi parlo di un letto assolutamente rivoluzionario. Siamo nel 1978, e da pochissimo è stato introdotto l’utilizzo del piumino sui letti. 

Immaginate: siamo in una società di grandi cambiamenti, le donne non si dedicano più solo alla casa, sono piene di interessi e sono alla ricerca di un nuovo modo di vivere lo spazio domestico che semplifichi loro la vita. Pensate alla comodità di tirare su un piumino sul letto rispetto ad avere lenzuola, coperte, trapunta…

In quest’atmosfera nasce Flou, un’azienda che si prefigge come obiettivo di essere in grado di soddisfare da sola tutte le esigenze legate al letto: un posto dove poter acquistare direttamente dal letto alla biancheria, passando per le reti e il materasso!

A progettare il primo letto viene chiamato Magistretti, che prende tutti gli elementi in suo possesso e li utilizza a proprio vantaggio, come solo i grandi maestri sanno fare!

Magistretti nota innanzitutto che l’introduzione del piumino, che resta molto più corto rispetto alle vecchie trapunte, lascia scoperta una parte importante di letto che non sempre è così bella da vedere. Cerca quindi una soluzione che permetta di “rivestire” il basamento. 

Inoltre vuole un letto che si armonizzi il più possibile con il piumino, da qui l’idea di portare il piumino stesso sulla testata! Questo permette di coordinare tutto il letto, infatti da Flou si può scegliere lo stesso tessuto sia per la testata che per la biancheria.

Nasce così NATHALIE, il primo letto tessile, completamente sfoderabile e personalizzabile in moltissime fantasie.

Oggi questo tipo di letto è uno dei più diffusi (e questo in particolare è uno dei modelli più copiati), con il tessuto che riveste tutte le parti del letto, ma all’epoca non era così. Nathalie è stato il primo, l’archetipo di questa tipologia.

Sapevate infine che la conformazione della testata, con i suoi fiocchetti caratteristici ha uno scopo ben preciso? Viene inserita infatti con l’idea di nasconderci dentro i cuscini quando non si è a letto, per lasciare il letto più essenziale ma soprattutto per non far impolverare il cuscino! Io lo trovo assolutamente geniale!

Vediamo, quanti di voi vorrebbero dormire su un Nathalie?

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